Incontro con i referenti di Libera

Martedì 12 dicembre 2023 la classe 5a A Informatica dell'IIS “Della Corte – Vanvitelli", unitamente a due alunni della 4a A e della 4a B dello stesso indirizzo, hanno effettuato un incontro con l'associazione Libera, la quale promuove la lotta alla criminalità organizzata. L'incontro si è rivelato utile e proficuo ed ha permesso di approfondire le conoscenze relative alle vittime innocenti di mafia, all'iter normativo che ha portato all'attuale legge sulla confisca dei beni appartenenti alle cosche e all'impiego sociale dei predetti beni. Ha, altresì, rappresentato un'occasione per la costruzione di un percorso educativo e formativo verso la legalità.
Grazie agli interventi realizzati dagli iscritti all'associazione Libera si è compresa la vera essenza del concorso al quale noi studenti parteciperemo e il perché del titolo “L'etica libera la bellezza”.
Il silenzio, la solitudine, l'indifferenza, l'egoismo sono atteggiamenti che contribuiscono ad imbruttire l'anima del singolo individuo e di conseguenza la società. Le parole pronunciate durante l'incontro e le storie raccontate testimoniano che anche dalle cose più brutte può nascere qualcosa di buono e conseguentemente di bello.
Colpire le mafie sottraendo loro ricchezza, beni mobili, terreni, appartamenti e riutilizzarli per scopi sociali rappresenta il modo più efficace per rendere giustizia alle innumerevoli vittime innocenti e concedere loro una nuova “vita” che sia per sempre.
Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà.  All'esistenza di orrendi palazzi sorti all'improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. è per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l'abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore.
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